mercoledì 16 novembre 2011

Fiorello: buona la prima. Successo del nuovo one man show "il più grande spettacolo dopo il weekend"

Fiorello: buona la prima. Successo del nuovo one man show "il più grande spettacolo dopo il weekend"

E' cominciato il programma più atteso della stagione, lo one-man show di Fiorello "il più grande spettacolo dopo il weekend". Un grande show, che mancava dal 2004, dai tempi di «Stasera pago io Revolution».  

Sembrava sabato sera, ma non lo era, lunedì Rai1 sfidava il Grande Fratello, sempre pericoloso anche se in calo. La rete ammiraglia della televisione di Stato ha vinto la sfida alla grande! Quasi 10 milioni di spettatori per l'artista siciliano (9 milioni 796 mila spettatori e uno share del 39.18%).

Spettacolo frizzante, non un varietà ma uno spettacolo costruito su misura per Fiorello. Un po' emozionato, entra in nello studio5 di Cinecittà, imponente la scenografia. «Allegria!», esordisce (Lo aveva promesso: dopo la morte di Mike, avrebbe cominciato così tutti i suoi show). Si parte inevitabilmente con l'attualità, ironia sulle bandane a mezz'asta ad Arcore per le dimissioni di Berlusconi, una scanzonata presa in giro della cancelliera tedesca "Frau" Merkel (con l'aiuto di una spettacolare Michelle Hunziker fra il pubblico). Scherza con il direttore di Rai1 Mazza (te ne andrai presto). 

E poi grande musica,  Fiorello canta «Tu vo' fa' l' americano» di Carosone sulla musica di Sting «Englishman in New York» e poi via con gli ospiti della serata, Giorgia e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Grande improvvisatore con i «vip» in platea: Luca Giurato, Marta Marzotto, Marco Borriello, e l' attore Alessio Boni. Altri ospiti la modella e attrice Eva Riccobono ed il numero uno del tennis mondiale, Novak Djokovic. Esilarante una parodia di X-Factor con Baldini-Ariso e Fiorello-Morgano alle prese con un provino a Giuliano Sangiorgi. Chiusura aitpica con Giorgia protagonista della sigla finale in cui ha cantato (alla grandissima!) «Se telefonando» ripresa in bianco e nero.

Su Twitter, monopolizzato dai commenti sulla serata Fiorello ha commentato: "Sono contento ma non mi cullo nel successo" e si è detto soprattutto felice "che i complimenti siano arrivati prima dei dati di ascolto". E ha concluso: "Abbiamo fatto il botto!".


Alcuni video della serata tratti da Youtube:

Fiorello si rivolge ai giovani d'oggi! Chiamate i vostri genitori ogni tanto, anche mandare un sms alle mamme, nelle serate fuori casa basterebbe: «Sono vivo, sto bene»:



Fiorello e Baldini protagonisti della parodia di due dei quattro giurati di X Factor.Morgano e Ariso giudicano il giovane talento "incompreso" Giuliano dei Negramaro:è un doppio no!



Fiorello e Novak Djokovic

13-11 BlogNotes - L'odio che offusca le menti questa la vergogna d'Italia!

Sin dal momento del suo insediamento ha dovuto lottare contro chi ha cercato di delegittimarlo e di mettere in ginocchio l’Italia, questa la premessa da tenere a mente. Ieri sera Silvio Berlusconi si è dimesso da Presidente del Consiglio, non perché sfiduciato ma perché convinto che questa scelta possa essere d'aiuto all'Italia. Si preoccupa del bene comune, anche a costo di appoggiare un governo tecnico assieme a coloro che persistentemente (leggasi l'imbarazzante discorso di ieri di Franceschini alla camera) lo accusano di ogni nefandezza. Un errore dal nostro punto di vista, pure molto grave per il paese, ma tuttavia mosso dalla volontà di fare il bene dello stato e non quello di una parte. 

Le dimissioni dicevamo, e fuori dai palazzi? Questa è la parte più vergognosa. Centinaia di persone politicizzate, ferocemente indottrinate, colme di odio e rancore, plagiate e bombardate da 17 anni di false accuse ed infamanti calunnie a Berlusconi, erano assiepate fuori dalla Camera e dal Quirinale, in attesa di festeggiare il giorno della “liberazione dopo anni di incubo”. Hanno intonato l’immancabile Bella ciao, accompagnati da un'orchestrina, sotto al Quirinale cantavano l'"Hallelujah" dal "Messiah" di Handel. oltre agli insulti più beceri «Mafioso» «Buffone» «Ladro»  frutto della lettura pervicace di tutto quel giornalettismo militante che ben conosciamo. Fino al criminale lancio di qualche monetina, che richiama alla mente altre tristi fasi della nostra storia.
Quindi sarebbe ora di festeggiare, il despota se n'è andato, l'interesse del Paese passa in secondo piano, l'importante è sputacchiare il Cavaliere. La crisi? Le misure lacrime e sangue? I banchieri al governo? L'Italia commissariata dalle lobbies franco-tedesche? C'è tempo, ora si festeggia. Sull'orlo del precipizio (cit. ilGiornale). Citiamo il tanto vituperato Scilipoti, nel il suo intervento alla Camera ieri sera, quando ha usato un cartello per manifestare la sua disapprovazione nei confronti di Gianfranco Fini: «Vergogna!» ed ha attaccato duramente Mario Monti: «Oggi si sta facendo un colpo di Stato. Da domani saremo commissariati da un personaggio che appartiene alla lobby delle banche ed è stato indicato non certo per salvare l’Italia, ma per garantire un gruppo di mercenari e di delinquenti».
E già che ci siamo ricorderemmo anche una frase del signor Gianfranco Fini:  “Mi dimetto quando si dimette Berlusconi” ... stiamo aspettando da ieri sera.








In chiusura una provocazione per gli amici che ieri sera festeggiavano. Ma siete proprio sicuri che Silvio Berlusconi non possa tornare come ha sempre fatto in questi anni? Magari anche più forte di prima? Dubitate gente, dubitate.

Alla prossima.








11-11 BlogNotes - Elezioni o Mario Monti al governo?

il_senatore_vita_mario_montiL’Italia è un paese strano, ormai dovremmo saperlo, ma è sempre difficile non rimanere spiazzati. Con le dimissioni del governo Berlusconi, tanto agognate dalla sinistra dall’inizio della legislatura, in ogni altra democrazia che si rispetti il passo successivo sarebbe quello di andare alle elezioni per ridare voce al popolo. Popolo che dovrebbe essere sovrano (Costituzione: Art. 1 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.). Invece no. Sia a sinistra che a destra sembra prevalere la volontà di fare qualche cosa di diverso, governo tecnico, governo tecnico-politico, governo delle larghe intese, governo papocchio. Da tempo si fa il nome di Mario Monti, sconosciuto ai più, è diventato all’improvviso il “salvatore della patria”, nominato addirittura senatore a vita dal presidente Napolitano. Investitura che dovrebbe essere concessa, oltre che agli ex-presidenti della repubblica, a personalità che si siano contraddistinte nella vita della nazione per meriti particolari. Quali siano i meriti di Monti è un mistero.
Le domande sono tante e non hanno risposta. Perché un governo Monti? E soprattutto per fare cosa? Quale programma sarebbe attuato dal suo governo? E con quale maggioranza? Senza contare che difficilmente si potrebbe pensare ad un governo a scadenza breve, è certo che in caso di nomina andrebbe fino a fine legislatura per “gli interessi superiori”.
Le posizioni più lineari paiono quelle di Lega e IDV che vogliono le elezioni, perché un qualsiasi altro governo rispetto a quello Berlusconi sarebbe un ribaltamento della volontà popolare, meglio tornare agli elettori e lasciar decidere a loro.
Altro aspetto ma non ultimo è quello dell’appoggio internazionale che sembra avere Monti, sia Sarkozy che Obama sembrano caldeggiare un suo governo. Chiediamoci perché e se veramente l’Italia merita di essere governata dall’esterno (perché così sarebbe) ovverosia dall’Europa (cioè Francia e Germania) con lettere e direttive per difendere interessi che italiani non sono (le banche francesi e tedesche in crisi, etc.). In Spagna Zapatero si è dimesso ed andranno alle elezioni, nessuno urla al rischio di disastri spagnoli come avviene in Italia da certi ambienti: “non si può andare a votare perché sarebbe una catastrofe per l’Italia”. E’ una politica autoreferenziale, che invece di rimettersi alle decisioni degli elettori decide di fare un giro di poltrone (e di anni utili alla pensione), Monti salvatore della patria? Speriamo di non scoprirlo mai e di poter essere artefici del nostro destino nelle urne elettorali.
Andiamo al VOTO! Non truffateci ancora!
Alla prossima.

Noel Gallagher - Noel Gallagher's High Flying Byrds

Dopo Liam ed i suoi Beady Eye ecco la seconda metà (solo per motivi temporali) degli Oasis alle prese con il primo album solista "Noel Gallagher's High Flying Byrds" (dal titolo di un pezzo dell'album di debutto dei Jefferson Airplane), certamente una delle uscite discografiche più attese dell'ultimo periodo.
Finalmente si completa il cerchio, se i Beady Eye hanno conservato la parte più rock degli Oasis, Noel porta con se l'anima cantautorale, in grado di arrivare dritto all'anima degli ascoltatori con semplici (ma non banali) ballate melodiche accompagnate da chitarre ritmiche e batteria arricchite da arrangiamenti molto ricercati.

Il maggiore dei fratelli Gallagher sembra essere perfettamente a proprio agio nel nuovo ruolo di cantante solista, conoscevamo già la sua voce ma restava il dubbio della prova, e qui ha dimostrato di poter sostenere ottimamente un album oltre che musicalmente anche vocalmente.

L'album registrato tra Londra e Los Angeles è prodotto dallo stesso Noel e da Dave Sardy (già produttore degli ultimi due album degli Oasis) Il primo singolo è "The Death Of You And Me" in radio dal 25 luglio ed è stato definito da Noel stesso come "una canzone romantica, incentrata sulle persone che fuggono da ciò che li circonda e che in seguito vivono sempre felici". Il secondo singolo in uscita è "AKA... What A Life". Il brano che chiude il disco "Stop the Clocks" è un pezzo del 2001 mai pubblicato con gli Oasis ma già conosciuto dai fans della Band di Manchester.

Solo dieci le tracce dell'album:

  1. Everybody's On the Run
  2. Dream On
  3. If I had a Gun
  4. The Death Of You And Me
  5. (I Wanna Live in A Dream In My) Record Machine
  6. AKA... What A Life
  7. Soldier Boys And Jesus Freaks
  8. AKA... Broken Arrow
  9. (Stranded On) The Wrong Beach
  10. Stop The Clocks
I video:
The Death Of You And Me



If I had a Gun

Evanescence - What You Want

A cinque anni di distanza dall'ultimo disco di inediti, (The Open Door è del 2007) torna il gruppo dell'Arkansas (la band nasce nel 1995 a Little Rock AR.) con una Amy Lee sempre più in forma (fondatrice e anima del gruppo). 

Il nuovo album intitolato semplicemente Evanescence, è il terzo della band (il primo è stato Fallen con oltre 20 milioni di copie vendute nel mondo), prodotto da Steve Lillywhite e Nick Raskulinecz per l'etichetta Wind-Up Records. "What You Want" è il singolo di lancio in rotazione da Agosto nelle maggiori radio mondiali.

Definire quale genere faccia un gruppo è sempre difficile perciò ci affidiamo alle parole di Amy la quale al riguardo ha dichiarato: "Noi siamo decisamente una rock band, ma tuttavia la nostra musica è una sorta di rock dark, epico e drammatico." Infatti il disco rispecchia in pieno tutte queste caratteristiche. La voce di Amy Lee è più potente che mai ed il suo pianoforte mantiene sempre l'atmosfera gotica che da sempre caratterizza la sua musica

Le tracce del disco sono 12, vediamo i titoli:


  1. What You Want 
  2. Made of Stone
  3. The Change 
  4. My Heart is Broken 
  5. The Other Side 
  6. Erase This 
  7. Lost in Paradise
  8. Sich 
  9. End Of The Dream 
  10. Oceans 
  11. Never Go Bach
  12. Swimming Home.


Ecco una breve recensione traccia per traccia dell'album:


  1. What You Want - Il primo pezzo non è come ci si aspettava nel pieno stile Evanescence, un brano rock che si lascia asoltare e che migliora sempre più verso il finale
  2. Made of Stone - Atmosfera più scura, con la voce di Amy ad avvolgere l'ascoltatore, lgi Evanescence sono tornati!
  3. The Change - Canzone ancora più evocativa, che si basa e prende forza grazie alle capacità vocali della cantante, qui esaltate. Batteria e chitarre in un  mix affascinante e trascinante.
  4. My Heart is Broken - Abbiamo sentito la mancanza in questi anni di un gruppo come gli Evanescence e questo è il pezzo giusto per capire quanto!
  5. The Other Side - Rock un pò più classico per la quinta traccia.
  6. Erase This - Bel rock con una melodia trascinante ed un piano in sottofondo a donare un'enfasi particolare al pezzo.
  7. Lost in Paradise - Altro bellissimo esempio di canzone alla Evanescence! Bentornati!
  8. Sich - Non cala il ritmo del disco, sempre al massimo con un pezzo musicalmente ruvido ma arrotondato dalla potente espressività di Amy.
  9. End Of The Dream - Atmosfere oniriche che avvolgono l'ascoltatore in un viaggio immaginifico.
  10. Oceans - Un altro viaggio sugli oceani in compagnia di Amy
  11. Never Go Bach - Rock un pò più duro per la penultima traccia ma non si avvertono cali di tensione, l'atmosfera tiene alla grande fino alla fine!
  12. Swimming Home - Un lento dolce e struggente a chiudere questo grande ritorno.


Il video del singolo:



Buon ascolto.

martedì 8 novembre 2011

Berlusconi si dimetterà dopo la legge di stabilità!

Con 308 voti a favore l'aula della Camera ha approvato il disegno di legge di rendiconto generale dello Stato per il 2010, nessun contrario, un astenuto. I non votanti sono stati 321. C'è la maggioranza semplice ma non quella assoluta. A conclusione della seduta, Berlusconi è rimasto seduto al suo posto a controllare i tabulati del voto di qualche minuto prima. Poi fermandosi a parlare con alcuni deputati Pdl avrebbe detto: ''E' chiaro ed evidente che c'è un problema di numeri, ora serve subito una riflessione per decidere sul da farsi'' (Adnkronos).

Che succede adesso? L'incontro con Umberto Bossi sembrerebbe aver consigliato al premier un passo di lato (anziché indietro) e cioè a favore di un esecutivo guidato da un altro esponente della maggioranza, si fa il nome di Angelino Alfano. In serata c'è stato l'incontro al Quirinale con Napolitano e l'annuncio: ''Risposte a Ue e poi mi dimetto''

Vedremo nelle prossime ore gli sviluppi.

Kerstin Gier - Red



Titolo: Red (Trilogia delle gemme)
Titolo Originale: Rubinrot (Edelstein Trilogie)
Autore: Kerstin Gier
Genere: Giallo, Thriller, Noir, Fantasy
Editore: Corbaccio
Collana: Narratori Corbaccio
Anno di Pubblicazione: 2011
Pagine: 336


Un libro fantasy che ha avuto un grande successo in Germania (la scrittrice è tedesca) ed in Europa, arrivando a vendere più di un milione di copie! Protagonista del romanzo è Gwendolyn Sheperd, un’adolescente dei nostri giorni, sedicenne,come tante che abita con la madre e i fratellini in una grande casa nel cuore di Londra assieme alla nonna (lady Arisa), una sua sorella, più  la cugina Charlotte e sua madre. Fin qui sembrerebbe banale come racconto, ma la sorpresa è dietro l'angolo. 

La famiglia di Gwendolyn nasconde un segreto, porta con se un gene che consente di viaggiare nel tempo. La predestinata è Charlotte, addestrata fin da piccola a saper gestire al meglio questo "dono". Però: 
Mi sentii strattonare in aria all’improvviso. Avevo lo stomaco sottosopra. La strada si trasformò in un fiume grigio davanti ai miei occhi. Quando tornai a vedere chiaramente, scorsi un’auto d’epoca che girava l’angolo mentre io ero inginocchiata sul marciapiede e tremavo di paura. C’era qualcosa che non andava nella via. Era diversa dal solito.
Il presentimento che mi aveva assalito si andava trasformando lentamente ma irrevocabilmente in un’agghiacciante certezza. Sapevo perfettamente che cosa era successo. Lo sapevo e basta. E sapevo anche che doveva esserci stato un errore. Ero finita in un’altra epoca. Non era successo a Charlotte. Era successo a me. Qualcuno doveva aver commesso un errore madornale.
Da qui parte la storia, con la scoperta che ad avere il gene dei viaggi nel tempo non è la perfetta Charlotte ma la normalissima cugina Gwendolyn. Che si troverà così avviata lungo un percorso di apprendimento di un mondo tutto nuovo e surreale. Incontrerà Gedeon l'altro viaggiatore nel tempo e la confraternita che cela i segreti di questo fenomeno. Si scoprirà che in tutto sono 12 i viaggiatori nel tempo, ognuno associato ad una pietra preziosa, ognuno con una profezia: Gwendolyn è l'ultima dei 12 il "Rosso rubino, che ha la magia del corvo nel cuore, chiude il cerchio dei dodici in sol maggiore." 

La scrittura della Gier è moderna nel linguaggio, frizzante e ricca di humor nei dialoghi fra i giovani protagonisti e molto brillante nella narrazione con frequenti colpi di scena e personaggi ben delineati. Viviamo e leggiamo il racconto in prima persona dal punto di vista della protagonista è Gwendolyn che racconta la vicenda e la accompagniamo nella scoperta della trama, pagina dopo pagina. Una trilogia che appassionerà quasi sicuramente gli amanti del fantasy


Il Booktrailer:



Buona lettura.

Annalisa Scarrone - Nali

 C'è sempre scetticismo quando ci si confronta con la musica di un cantante che proviene da un talent show. Così è stato per Annalisa Scarrone, reduce da Amici di Maria de Filippi. Eppure questa giovane cantante ligure è riuscita a colpire tutti con la sua voce ed il duo caratteristico modo di affrontare l'interpretazione dei pezzi.


Il primo disco della Scarrone si intitola semplicemente nali (diminutivo con cui la ragazza viene chiamata da fan e “colleghi” del talent). Gli autori del disco sono Casalino, Verrienti, Faini e la coppia Camba-Coro che ha già portato al successo Alessandra Amoroso. La voce cristallina e dirompente di Annalisa è stata spesso paragonata a quella della Tigre di Cremona, Mina appunto. Annalisa ha avuto l'onore di essere corteggiata da ben 3 case discografiche per la pubblicazione di questo album: Sony Music, Universal e Warner Music, preferendo quest'ultima. L'album fa scorgere le grandi potenzialità di una cantante che potrà dire la sua senza timore alcuno nel panorama musicale italiano. 9 raffinatissime tracce (8 inediti e una cover di Mi sei scoppiato dentro al cuore di Mina)



Ecco la tracklist ufficiale di “Nali”:

1. Giorno per Giorno

2. Fuori

3. 
Cado giù

4. Inverno

5. Diamante lei e luce lui

6. Questo bellissimo gioco

7. 
Solo

8. Brividi

9. Mi sei scoppiato dentro al cuore


Ecco il video del primo singolo:


Ed il video del secondo singolo:




Buon ascolto.

Vasco Rossi – Vivere o Niente

Vasco Rossi – Vivere o Niente

Nuovo album per il Blasco, a qualche mese dall’uscita sul mercato possiamo farne una valutazione migliore. E’ un disco in cui Vasco torna a canzoni più intimiste ma tuttavia più rockeggianti rispetto alla sua produzione recente. La sua anima si sdoppia perfettamente tra romanticismo da un lato e ribellione dall’altro, peraltro una delle note caratteristiche del rocker di Zocca. “Manifesto futurista della nuova umanità” è il brano che condensa il tutto, in un pezzo musicalmente aggressivo e potente, Vasco confessa le sue debolezze, la sua difficoltà a credere, il suo rapporto con i suoi “demoni”. “Eh… Già” è una sorta di rivendicazione, io sono ancora qua! La parte più riflessiva di Vasco esce prepotentemente in “L’Aquilone” dove analizza la nostra società intrisa di tecnologia, scienza e notizie che sembrano essere di un’importanza fondamentale ma … “lo sai che si potrebbe fare senza anche senza tutta questa scienza che ci fa stare così bene” … m forse non così indispensabili dopotutto.

Ecco le 12 tracce:
  1. Vivere non è facile – Pezzo lento per cominciare “io sono qui e vivo come pare a me” ma “nono stanche che lo so continuo a fare debiti con me” perché “vivere non è facile” ci spiega un Vasco sempre più disincantato. Troppo facile dire non ho tempo o scusami, bisogna mettersi in gioco e rischiare.
  2. Manifesto futurista della nuova umanità – Brano che ha causato non poche polemiche ma che va letto come un grido, uno sfogo di un uomo alle prese con i suoi “demoni” personali, alla ricerca di un equilibrio in una sorta di dialogo/scontro con una “potenza superiore” che si risolve in un patto con le emozioni, per sopravvivere, per continuare questa meravigliosa avventura.
  3. Starò meglio di così – Ancora un lento, la perdita di un amore, “posso fare quello che voglio ora si” e “non lo so però io starò meglio di così” nonostante tutto.
  4. Prendi la strada – La quarta è una bella canzone ritmata, con una melodia trascinante “non ti fermare davanti a niente, non ascoltare nemmeno la gente, non ti distrarre perché la vita è dura” bisogna portare avanti le proprie idee, andare ognuno per la propria strada, si sbaglierà ugualmente ma a testa alta.
  5. Dici che – L’amore secondo Vasco “Vedi che non si muore per amore … l’amore così non è un progetto, non è mai come vuoi tu, e l’amore così è maledetto, non sai mai se durerà ed è giusto così non fa un difetto, tutto poi si aggiusterà e funziona così a questo mondo … si vedrà.” …
  6. Eh… già – “Sono ancora qua e non c’è niente che non va, non c’è niente da cambiare” grida alla grande Vasco per tutti coloro che lo davano per finito!
  7. Sei pazza di me – Ecco l’altro lato di Vasco, quello rock “è vero che tu vivi solo per me? Dimmelo! Tu vivi solo per me. E’ vero che nei tuoi sogni … con me è più facile?” … “Gli altri uomini ormai per te sono sempre solo copie di me”
  8. Vivere o niente – Rivelerò cose che nessuno sa di me” dice Vasco, sempre più intimista “Brividi sento quando guardo i lividi che han lasciato segni dentro” e sempre più intimistico “Non ho voglia più di fare finta che tutto vada bene solo perché è, guardami, io sono qui e te lo voglio urlare, io sto male!”
  9. L’aquilone – Canzone capolavoro, da ascoltare!! Con una autocitazione da brividi nel finale (Vado al massimo).
  10. Non sei quella che eri – Il rock non esiste in Italia? Ne siamo veramente sicuri? Ascoltare per credere!
  11. Stammi vicino – Canzone d’amore alla Vasco “Aspettavo te da tanto tempo ormai che quasi non ci credevo che arrivassi più” “Stammi vicino e ogni cosa vedrai, col tempo, tutto arriverà”.
  12. Maledetta ragione – Chiude l’album un pezzo scanzonato come solo Vasco sa comporre. 
  13. Ghost track - Mary Luise ...

Buon ascolto!



Frank Schatzing - Limit




Autore: Frank Schatzing
Editore: Nord




Collana: Narrativa Nord

Data uscita: 18/11/2010

Pagine: 1370, rilegato

Lingua: Italiano


Limit è un romanzo imponente, sia per la lunghezza sia per una costruzione impeccabile della trama e dei personaggi. Al punto da rendere possibile sorvolare sulla inverosimiglianza di certe situazioni. Quindi assume plausibilità perfino l'idea di un ascensore per lo spazio. Come già nel romanzo precedente (Il Quinto Giorno) Frank Schatzing racconta la storia partendo da diversi personaggi e prospettive, in un intreccio di personaggi apparentemente scollegati fra di loro. I quali loro malgrado si troveranno a far parte di un'avventura epica ed avvincente. La souspance è quasi sempre alta e fa scivolare le non poche pagine una dietro l'altra per giugere alla soluzione della vicenda a poche pagine dalla conclusione. La lunghezza di questo libro potrebbe scoraggiare o intimorire i più, ma di fronte a coloro che avranno l'ardire di affrontarla si svolgerà un romanzo con una varietà tale di situazioni e sentimenti da rendere la lettura piacevole ed avvincente. L'ambientazione è in un futuro non troppo distante (2025) con interessanti ipotesi sui possibili sviluppi dell'attuale situazione geopolitica, sociale ed economica.

Dal sito http://limit.editricenord.it/index.php un breve indizio sulla trama:
Orley Space Station (OSS), 2 agosto 2024. Vic Thorn ha pochi secondi di vita. Stava riparando lo Shuttle che doveva portarlo sulla Luna, quando un braccio meccanico lo ha colpito, scagliandolo nel vuoto. Mentre fluttua verso il buio della morte, Vic comprende che il suo segreto si perderà con lui nello spazio infinito. È stato un incidente, un tragico incidente. Ma cambierà tutto...

Isla de las Estrellas, oceano Pacifico, 19 maggio 2025. Il miliardario Julian Orley è un uomo che realizza sogni. È sua l’OSS, una grandiosa stazione spaziale. È suo l’ascensore che la collega alla Terra. Ed è suo il Gaia Hotel, il primo, lussuosissimo albergo costruito sulla Luna, in cui ospiterà alcune persone tra le più ricche e influenti del mondo, per offrire loro un’esperienza unica. Un viaggio che però non è soltanto una mossa propagandistica. Orley è infatti alla ricerca di finanziamenti per il suo progetto più ambizioso: estrarre e trasportare sulla Terra l’elio-3, una fonte di energia pulita e pressoché illimitata che si ricava dalla polvere lunare. Un’impresa rivoluzionaria, che muterebbe gli scenari economici e geopolitici mondiali. Un’impresa che, per qualcuno, deve fallire...

Shanghai, Cina, 25 maggio 2025. Ormai da due giorni Chèn Hòngbīng non ha notizie di sua figlia Yoyo, una ragazza che non ha mai fatto mistero della sua attività di dissidente. Così si rivolge al detective Owen Jericho, chiedendogli d’indagare con la massima discrezione. Tuttavia quella che sembra una «semplice» scomparsa si rivela ben presto la prima tessera di un mosaico che si estende dall’Estremo Oriente agli Stati Uniti, dall’Europa fino al cuore segreto dell’Africa. Un mosaico che, se completato, rivelerebbe un piano che minaccia non solo il futuro della Terra, ma pure quello della Luna...

Dopo averci portato nelle profondità degli abissi marini con Il quinto giorno, Frank Schätzing ci conduce là dove le nostre aspettative più audaci incontrano le nostre peggiori paure, in un’avventura senza limiti.

Papa Giovanni Paolo II: "Non abbiate paura. Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!"

"Non abbiate paura. Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!"

Estratto dall'omelia pronunciata da Giovanni Paolo II domenica 22 ottobre 1978 per l'inizio del suo Pontificato in cui ci implorava di aprirci a Cristo.

(...) "Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la Sua potestà! Aiutate il Papa e tutti quanti vogliono servire Cristo e, con la potestà di Cristo, servire l'uomo e l'umanità intera! Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo! Alla Sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo Lui lo sa! Oggi così spesso l'uomo non sa cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore. Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra. È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione. Permettete a Cristo di parlare all'uomo. Solo Lui ha parole di vita, sì! di vita eterna." 



Il video dell'omelia del Santo Padre:




Governo Berlusconi, l'ultimo atto?

Siamo alle ultime giornate del governo di Silvio Berlusconi? Da quanto emerso dal vertice del Pdl a palazzo Grazioli attenderà l'esito del voto sul rendiconto alla Camera per decidere il passo da fare successivamente, se fare un passo indietro o continuare nell'azione di governo. L'intenzione del premier è stata come sempre quella di ascoltare tutti, a partire dalla Lega e dallo stato maggiore del Pdl aspettando di vedere i numeri che raggiungerà oggi il centrodestra a Montecitorio (oggi a Roma e' previsto alla Camera il voto sul Rendiconto). prima di prendere la decisione finale.

Ieri mattina Silvio Berlusconi ha dichiarato "Non capisco come siano circolate le voci delle mie dimissioni, sono destituite di ogni fondamento. Domani (oggi, ndr.) si vota il rendiconto alla Camera, quindi porrò la fiducia sulla lettera presentata a Ue e Bce. Voglio vedere in faccia chi prova a tradirmi". Ed in serata in collegamento telefonico con l'iniziativa di partito 'Ripartiamo da qui' per il rilancio del Pdl sul territorio, alla Villa Reale di Monza, si dice ''convinto che il voto confermerà la maggioranza per fare quello che ci è stato chiesto dalla Ue e per completare le riforme''. ''Andiamo avanti dobbiamo essere pronti a lottare perché se ci fosse un ribaltone con un governo, non eletto, con la sinistra, si verificherebbe il contrario della democrazia''.

Ma il redde rationem non sarà oggi pomeriggio, quando a Montecitorio si voterà sul rendiconto generale dello Stato (già bocciato dalla Camera nelle settimane scorse) perché vista l'importanza del provvedimento dovrebbe passare. Il futuro del governo potrebbe decidersi tra mercoledì e giovedì, prima con l'intervento di Berlusconi e poi 24 ore dopo con il voto di fiducia. 

una vignetta di Krancic da ilGiornale
Vedremo cosa succederà, sperando che la stella polare di tutti i politici sia il bene dell'Italia e non la cadrega (sedia). Anche se la speranza non sembra molto ben riposta. Serve all'Italia un cambio di governo in un momento così delicato? Veramente è Berlusconi la causa di tutti i mali dell'Italia? Si sembra sciocco ma è quello che molti pensano e che altri vogliono fargli pensare...soprattutto vista l'inconsistenza delle alternative.


Alla prossima.

Arrivederci Marco.

Difficile mettere nero su bianco il sentimento che provoca una notizia tragica come quella della morte di Marco Simoncelli, giovane promessa del motociclismo. Ci pone molte domande ma soprattutto ci mette di fronte alla fragile realtà della nostra condizione umana. Sebbene si conducano vite nell'assolutizzazione della convinzione di non avere limiti, in occasioni come questa proviamo un fremito che ci riscuote dall'apatia che ci avvolge. Ci scontriamo a muso duro con la precarietà delle nostre vite. E ad una ricerca di senso che può trovare accoglimento solo nella fede cattolica.

Giovane, bello, di successo, tutti valori che davanti alla tragedia cambiano completamente significato, sconvolgendoci ulteriormente. Perché? E' la domanda che ci tormenta. Ed ora? La domanda successiva. E poi una constatazione tanto semplice quanto esplosiva ma fondamentale per le nostre anime: "Accadrà anche a me un giorno...".

Arrivederci Marco, riposa in pace.

Per coloro che hanno il dono della fede invito a recitare una preghiera per lui.

sabato 21 maggio 2011

I comunisti non esistono più ... però qualcuno dovrebbe avvertirli!

Ogni volta che qualcuno osa tirare in causa il comunismo (che sia Berlusconi od un qualunque altro eretico non conta molto), da sinistra si levano commenti di scherno, risa e strepiti "ma che sciocchezza, non ci sono più i comunisti, aggiornatevi". Ed uno rimane un pò spaesato, incredulo "ma come, non ci sono più i comunisti?" e nella confusione si riflette "magari mi sbaglio" ci si dice. Eppure...eppure ci sono quei centri sociali, quelle bandiere rosse, l'apologia di Cuba ... ma no sei rimasto indietro, il comunismo non c'è più ... eppure tutti quei politici che sono passati dal PCI al PDS ai DS al PD restando sempre al loro posto ... ma va' svegliati ... e Vendola, Bertinotti? ... sono tutte invenzioni di Berlusconi che ti ha fatto il lavaggio del cervello ... lo stupore aumenta sempre più i dubbi sono forti ma non riusciamo a convincerci, e la tassa patrimoniale sbandierata ai quattro venti non è comunista? e tutta l'ideologia che sostiene la sinistra? e tutti quei partiti che richiamano nel nome il comunismo? (Comunisti italiani, Rifondazione comunista, Comunisti Sinistra Popolare ...). Ma basta! I comunisti non ci sono più! Smettetela!
Poi ad esempio troviamo a Milano candidato un com...ehm ex- (scusate) sostenuto da Vendola, ex-comunisti (PCI-PDS-DS-PD), centri sociali, comunisti, ma ci dicono che non ce ne sono più di comunisti, c’è da diventare matti. Poi l’illuminazione. Eureka! Avevamo ragione! Eccolo, un comunista -certo Marco Rizzo (ex-Comunisti Italiani ora Comunisti Sinistra Popolare)- che sostiene l’ex- a Milano. Ecco un’intervista sul ballottaggio: 
«Ora Pisapia ha un dovere. È nelle condizioni di trasformare Milano nella nuova Stalingrado d’Italia» in che modo?  quali dovrebbero essere le parole d'ordine rosse? «Al primo punto metterei l’azzeramento delle privatizzazioni e delle esternalizzazioni. Anzi, le dico di più lì dove è possibile si dovrebbero ripublicizzare le aziende strategiche della città. Innanzitutto i trasporti e l’energia» Ed al secondo punto? «Il lavoro. Assicurando un posto fisso a tutti i dipendenti precari della pubblica amministrazione milanese» (…) Poi? «Poi c'è la questione immigrati. E qui vorrei essere chiaro. Non è solo un problema di diritti civici. Il diritto di voto dovrebbe essere scontato. Parlo di dignità delle persone soprattutto sul lavoro.» E la moschea? «Per una giunta rossa tutti i cittadini sono uguali davanti alla religione, gli stessi discorsi validi per la Chiesa Cattolica devono valere per le altre fedi (Sic.)» Più moschee per tutti? «Anche (???), ma soprattutto più lavoro per tutti gli immigrati (Sic.)» Insomma, Milano la Stalingrado d'Italia? «Certo. Milano di nuovo rossa. Altrimenti non ne sarebbe valsa la pena e Pisapia avrebbe tradito il mandato degli elettori» (tratto dal quotidiano Libero di Venerdì 17 maggio 2011 a firma Tobia De Stefano).

Quindi? Quindi ci sono due alternative:

1. Qualcuno dovrebbe avvertire gli amici di sinistra che di comunisti ce ne sono ancora, anche se loro non lo sanno (eh si, purtroppo si). Se volete fare un'opera buona, quando trovate qualche incredulo che ancora nega l’esistenza dei comunisti fategli leggere queste poche righe dell’intervista a Rizzo, magari fatelo mentre ancora vi sta sghignazzando in faccia.
2. Se ancora negassero l’evidenza allora suggeritegli di andare ad avvertire Rizzo, i suoi compagni, gli sventolatori di bandiere rosse o i cantori di Belle Ciao, per dirgli una volta per tutte che non esistono.
Alla prossima.

giovedì 19 maggio 2011

"Ci tocca anche VittorioSgarbi" - Chiuso dalla RAI

 "Ci tocca anche VittorioSgarbi", è il programma del celebre critico andato in onda ieri in prima serata su Rai1. La prima puntata ha realizzato l'8.27% di share con poco più di due milioni di telespettatori (2.064mila): questo il risultato in termini di ascolti del programma. Il risultato è nettamente al di sotto della media degli ascolti delle rete per la prima serata. Si tratta quasi della metà di quanto abitualmente Raiuno totalizza, in media, in prima serata. L'ufficio stampa della Rai ha annuciato la sospensione del programma, condivisa dallo stesso critico.

Questa la notizia, purtroppo la bella trasmissione di Sgarbi non ha superato la prova del pubblico televisivo. Coraggioso l'intento, certamente un programma al di sopra della media, dove hanno trovato spazio arte, cultura, chicche musicali e sentimenti veri, Sgarbi ha citato nel suo monologo Pasolini, Cossiga, Federico Zeri, Carmelo Bene, Walter Chiari, Buster Keaton. Il tema della serata era "il padre", avrebbe dovuto essere Dio ma è stato cambiato all'ultimo per polemiche dei soliti noti. Di forte impatto il Dies Irae mentre sullo schermo scorrono le immaginidel giudizio universale di Michelangelo alternate a travolgenti sequenze di catastrofi, dal crollo delle Torri Gemelle a New York al terremoto eallo tsunami in Giappone, dai Buddha fatti esplodere in Afghanistan, al terremoto dell’Aquila. Toccante discussione sulla paternità con l'ingresso in studio del figlio Carlo Brenner Sgarbi. Non sono mancati attacchi alla mafia ed alla cattiva stampa che sul nulla costruisce quotidianamente castelli e fatti.


Peccato, un bel programma ma evidentemente troppo per il pubblico televisivo abituato al Grande Fratello (o all'Isola dei Famosi visto che era sulla Rai), troppo poco portatore d'odio per il pubblico di sinistra abituato alle invettive più o meno fantasiose contro Berlusconi ed il centrodestra dei vari Anno Zero, Ballarò, Vieni via con me ...  (La tecnica sarebbe stata quella di bastonare con un servizio feroce a documentazione della tesi portata e poi commenti orientati verso la tesi, purtroppo l'unico modo per fare ascolti è questo, se poi ci scappa la rissa verbale ancora meglio).  Aggiungiamo il fatto che il pubblico di destra non sia inquadrato come quello di sinitra che se deve sostenere qualcosa fa gruppo a prescindere dall'oggetto (ricordiamo la scandalosa elezione di Di Pietro al Mugello -feudo rosso per antonomasia-) mentre a destra si va in ordine sparso, se si ha voglia, se si sente si fa, altrimenti fa niente (se non mi piace la Moratti non la voto, altro che Mugello).

Peccato dicevamo perché era l'occasione per una tv diversa, impegnata ma non di sinistra (e nemmeno troppo di destra a dire il vero) un'occasione sprecata dalla RAI in nome dell'Auditel, quando invece come servizio pubblico dovrebbe badare più se non soprattutto alla qualità delle trasmissioni che noi paghiamo con il canone.

Intanto il signor Travaglio e la solita intellighenzia di sinistra se la ridono. Vuol dire che preferiscono trasmissioni diverse e che tanto danno alla cultura del nostro paese. Ognuno ha ciò che si merita, noi ad Anno Zero ed all'Isola preferiremmo altro, ma non contiamo nulla. Vorrà dire che ci consoleremo con un buon libro, magari d'arte.

Alla prossima.

mercoledì 18 maggio 2011

Amministrative 2011–PDL e PD arretrano, aumentano i movimenti estremisti!


Quattro i comuni al voto, Milano governata dal centrodestra, Torino, Napoli e Bologna governate dal centrosinistra. Com'è andata? Torino e Bologna al centrosinistra, Napoli al ballottaggio tra IDV (Italia dei valori) e centrodestra, Milano al ballottaggio tra il candidato comunista Pisapia e Letizia Moratti per il centrodestra.

Questi i fatti, veniamo alle considerazioni:
- innanzitutto prendiamo atto della sconfitta di Berlusconi nel suo personale (quanto discutibile) referendum sul governo (da queste elezioni una spinta per il governo aveva dichiarato nei giorni scorsi).
- il centrodestra a parte Milano tiene abbastanza bene soprattutto al sud cala leggermente a nord.
Letizia Moratti e Pisapia
- il centrosinistra esce sempre più diviso dalla tornata elettorale, avanzano i partiti estremisti cala il PD.
- il PD e quindi la sinistra moderata o di alternativa di governo ha perso le elezioni, nonostante le dichiarazioni di Bersani vogliano convincere del contrario. Perché? 1. ha perso a Milano (il candidato Pisapia è vicino a Vendola e rifondazione comunista ed ha sconfitto alle primarie il candidato PD); 2. ha perso a Napoli dove nemmeno raggiunge il ballottaggio sconfitto dall'IDV; 3. la vittoria a Bologna è arrivata per meno di mezzo punto percentuale quindi per il rotto della cuffia, con una buona affermazione di Lega e Grillo; 4. a Torino ha si vinto Fassino ma con un crollo di una dozzina di punti rispetto a 5 anni fa.
- Terzo polo e soprattutto FLI non pervenuti!
- Pareggio sostanziale per la Lega Nord che tuttavia triplica i consensi a Milano rispetto alle comunali del 2006 (anche se il calo rispetto alle regionali è di circa 4 punti), supera il 30% con il suo candidato a Bologna ma non sfonda a Torino.

Lettieri e De Magistris
Ma allora non ha vinto nessuno? Non proprio, o meglio soprattutto ha perso l'Italia, cala la coalizione al governo e cala la potenziale alternativa di governo (PD). Quindi? Vincono manettari e comunisti (eh si non sono scomparsi). Vince Di Pietro che a Napoli porta DeMagistris al ballottaggio, vincono Vendola, Rifondazione e i centri sociali con Pisapia a Milano, vince Grillo un pò dappertutto con l'affermazione dei suoi non-candidati (con la perla (?) di Bologna al 10%!!).
Quindi è tutto perduto? No, oppure, ancora no, perché Milano non è ancora persa; Napoli nemmeno; ed analizzando i dati di Milano la la situazione non è irrecuperabile. Guardando le cifre notiamo che il CS (centrosinistra guadagna poco meno di un punto rispetto al 2006 passando dal 46,98% (con Bruno Ferrante) al 47,88% (con Pisapia). Ma soprattutto vista la corsa al voto a sinistra per cacciare l'odiato Berlusconi è molto probabile che alzare quel 48% sarà molto difficile, visto che tutti gli elettori a sinistra sono andati al voto, quelli che hanno latitato sono quelli a destra. I voti non li ha guadagnati Pisapia ma li ha persi la Moratti, perché? Difficile dirlo, molte le opzioni, dal candidato sbagliato, alle campagne di fango dei media, alla scarsa comunicazione del governo sul suo operato, alla stanchezza di un elettorato un pò deluso, al mancato boom della Lega, o forse tutte queste motivazioni assieme. Non è tutto perso dicevamo, sempre che l'astensionismo a destra cali e che il timore di vedere Pisapia (ciò che rappresenta più che lui in particolare) a palazzo Marino convinca anche i milanesi di centrodestra e moderati più riluttanti a votare per la Moratti.

Il segnale al governo c'è stato, ora però sarebbe masochistico andare oltre. Alla prossima.

MOTOGP–STONER, Dovizioso, Rossi

Casey Stoner vince il Gran Premio di Francia su Honda, ma la notizia riguarda gli altri due gradini del podio. Tutti italiani, con Andrea Dovizioso sempre su Honda e Valentino Rossi su Ducati rispettivamente secondo e terzo, con il Dovi che per la seconda gara consecutiva riesce a battere il dottore praticamente sul traguardo. Ma il ritorno sul podio di Rossi (il primo da quando è passato alla ducati) è un evento che fa ben sperare per il seguito della stagione, anche se dovuto all’errore di altri è comunque un risultato che da morale e dice che la strada intrapresa per il recupero è quella giusta. Un brutto errore di Marco Simoncelli pregiudica la sua gara (da terzo finirà quinto) e soprattutto quella di Pedrosa caduto in seguito ad un maldestro ed azzardato sorpasso forzato e finito in infermeria con una clavicola rotta (dovrebbe recuperare per Barcellona). Si sono dimostrate quindi giustificate le lamentele in settimana di Lorenzo riguardo la guida sempre al limite del regolamento da parte del Sic.

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