martedì 1 ottobre 2013

La caduta di #Letta vista da LaVoce.

Cosa dicono i giornaloni? Berlusconi l'irresponsabile, causa la crisi di governo! Cosa è successo?
Partiamo da un fatto che conosciamo benissimo tutti: il #Pd non sopportava l'idea di togliere l'imu e contestualmente di non aumentare l'iva, perché era un desiderio del centrodestra (che servisse al paese non importava ai sedicenti "democratici".
Detto questo ecco la storia della crisi in pochi e semplici punti:

  • Con grande dispiacere del PD l'Imu viene (parzialissimamente) abolita;
  • Per rifarsi il PD si incaponisce nell'eliminazione del nemico imbattibile (alle urne) anche a costo di andare contro la costituzione (è la vicenda famosa della decadenza)
  • Letta cerca in tutti i modi di non intervenre sul problema IVA, alla fine sembra passare un progetto per un rinvio del problema al prossimo anno, pagato con un aumento delle accise sulla benzina e degli acconti IRES/IRAP (oltre il 100%)
  • Il PDL reagisce all'attacco contro la sua stessa esistenza (caso decadenza) come volontà di mettere fine all'alleanza di governo ed annuncia di essere pronto alle dimissioni di tutti i parlamentari (dimissioni che non vengono date, notiamo bene)
  • Letta ed il PD senza alcun altro motivo che non sia una infantile ripicca eliminano la sospensione dell'aumento dell'IVA, che era uno dei due punti fondanti dell'alleanza con il PDL ma che il PD vedeva e vede come fumo negli occhi.
  • Berlusconi ritira i ministri pidiellini dal governo contro questa misura che metterà ancora di più in ginocchio gli italiani già supertartassati.
Il discorso di #Pd e #Letta più o meno è stato così: avete voluto togliere l'imu? E noi aumentiamo l'iva così imparate. Il pdl non è d'accordo con l'aumento scriteriato delle tasse e Letta cade. Una sorta di harakiri sulle spalle degli italiani, che come sempre pagheranno.

Alla prossima.

Ritorna la Voce del Vandante

Dove regna sovrana la disinformazione. Dove l'unica informazione possibile è quella a senso unico. Dove non allinearsi è una colpa. In questa situazione riapre il blog. Un blog controcorrente, ed alternativo al pensiero unico della sinistra. Quella dei giornaloni radical chic, quella dei Faziosi, quella che mette l'odio al primo posto di questo Travagliato paese. Perché la verità è l'unica cosa che conta!

venerdì 5 ottobre 2012

BLOG SOSPESO, MA IL VIAGGIO DEL VIANDANTE CONTINUA ...






Al momento il blog LA VOCE DEL VIANDANTE è sospeso, se volete continuare a seguire Il Viandante potete passare a treovarci sui nosri tre blog tematici. Potete trovarli ai seguenti indirizzi: 



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mercoledì 16 novembre 2011

Fiorello: buona la prima. Successo del nuovo one man show "il più grande spettacolo dopo il weekend"

Fiorello: buona la prima. Successo del nuovo one man show "il più grande spettacolo dopo il weekend"

E' cominciato il programma più atteso della stagione, lo one-man show di Fiorello "il più grande spettacolo dopo il weekend". Un grande show, che mancava dal 2004, dai tempi di «Stasera pago io Revolution».  

Sembrava sabato sera, ma non lo era, lunedì Rai1 sfidava il Grande Fratello, sempre pericoloso anche se in calo. La rete ammiraglia della televisione di Stato ha vinto la sfida alla grande! Quasi 10 milioni di spettatori per l'artista siciliano (9 milioni 796 mila spettatori e uno share del 39.18%).

Spettacolo frizzante, non un varietà ma uno spettacolo costruito su misura per Fiorello. Un po' emozionato, entra in nello studio5 di Cinecittà, imponente la scenografia. «Allegria!», esordisce (Lo aveva promesso: dopo la morte di Mike, avrebbe cominciato così tutti i suoi show). Si parte inevitabilmente con l'attualità, ironia sulle bandane a mezz'asta ad Arcore per le dimissioni di Berlusconi, una scanzonata presa in giro della cancelliera tedesca "Frau" Merkel (con l'aiuto di una spettacolare Michelle Hunziker fra il pubblico). Scherza con il direttore di Rai1 Mazza (te ne andrai presto). 

E poi grande musica,  Fiorello canta «Tu vo' fa' l' americano» di Carosone sulla musica di Sting «Englishman in New York» e poi via con gli ospiti della serata, Giorgia e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Grande improvvisatore con i «vip» in platea: Luca Giurato, Marta Marzotto, Marco Borriello, e l' attore Alessio Boni. Altri ospiti la modella e attrice Eva Riccobono ed il numero uno del tennis mondiale, Novak Djokovic. Esilarante una parodia di X-Factor con Baldini-Ariso e Fiorello-Morgano alle prese con un provino a Giuliano Sangiorgi. Chiusura aitpica con Giorgia protagonista della sigla finale in cui ha cantato (alla grandissima!) «Se telefonando» ripresa in bianco e nero.

Su Twitter, monopolizzato dai commenti sulla serata Fiorello ha commentato: "Sono contento ma non mi cullo nel successo" e si è detto soprattutto felice "che i complimenti siano arrivati prima dei dati di ascolto". E ha concluso: "Abbiamo fatto il botto!".


Alcuni video della serata tratti da Youtube:

Fiorello si rivolge ai giovani d'oggi! Chiamate i vostri genitori ogni tanto, anche mandare un sms alle mamme, nelle serate fuori casa basterebbe: «Sono vivo, sto bene»:



Fiorello e Baldini protagonisti della parodia di due dei quattro giurati di X Factor.Morgano e Ariso giudicano il giovane talento "incompreso" Giuliano dei Negramaro:è un doppio no!



Fiorello e Novak Djokovic

13-11 BlogNotes - L'odio che offusca le menti questa la vergogna d'Italia!

Sin dal momento del suo insediamento ha dovuto lottare contro chi ha cercato di delegittimarlo e di mettere in ginocchio l’Italia, questa la premessa da tenere a mente. Ieri sera Silvio Berlusconi si è dimesso da Presidente del Consiglio, non perché sfiduciato ma perché convinto che questa scelta possa essere d'aiuto all'Italia. Si preoccupa del bene comune, anche a costo di appoggiare un governo tecnico assieme a coloro che persistentemente (leggasi l'imbarazzante discorso di ieri di Franceschini alla camera) lo accusano di ogni nefandezza. Un errore dal nostro punto di vista, pure molto grave per il paese, ma tuttavia mosso dalla volontà di fare il bene dello stato e non quello di una parte. 

Le dimissioni dicevamo, e fuori dai palazzi? Questa è la parte più vergognosa. Centinaia di persone politicizzate, ferocemente indottrinate, colme di odio e rancore, plagiate e bombardate da 17 anni di false accuse ed infamanti calunnie a Berlusconi, erano assiepate fuori dalla Camera e dal Quirinale, in attesa di festeggiare il giorno della “liberazione dopo anni di incubo”. Hanno intonato l’immancabile Bella ciao, accompagnati da un'orchestrina, sotto al Quirinale cantavano l'"Hallelujah" dal "Messiah" di Handel. oltre agli insulti più beceri «Mafioso» «Buffone» «Ladro»  frutto della lettura pervicace di tutto quel giornalettismo militante che ben conosciamo. Fino al criminale lancio di qualche monetina, che richiama alla mente altre tristi fasi della nostra storia.
Quindi sarebbe ora di festeggiare, il despota se n'è andato, l'interesse del Paese passa in secondo piano, l'importante è sputacchiare il Cavaliere. La crisi? Le misure lacrime e sangue? I banchieri al governo? L'Italia commissariata dalle lobbies franco-tedesche? C'è tempo, ora si festeggia. Sull'orlo del precipizio (cit. ilGiornale). Citiamo il tanto vituperato Scilipoti, nel il suo intervento alla Camera ieri sera, quando ha usato un cartello per manifestare la sua disapprovazione nei confronti di Gianfranco Fini: «Vergogna!» ed ha attaccato duramente Mario Monti: «Oggi si sta facendo un colpo di Stato. Da domani saremo commissariati da un personaggio che appartiene alla lobby delle banche ed è stato indicato non certo per salvare l’Italia, ma per garantire un gruppo di mercenari e di delinquenti».
E già che ci siamo ricorderemmo anche una frase del signor Gianfranco Fini:  “Mi dimetto quando si dimette Berlusconi” ... stiamo aspettando da ieri sera.








In chiusura una provocazione per gli amici che ieri sera festeggiavano. Ma siete proprio sicuri che Silvio Berlusconi non possa tornare come ha sempre fatto in questi anni? Magari anche più forte di prima? Dubitate gente, dubitate.

Alla prossima.








11-11 BlogNotes - Elezioni o Mario Monti al governo?

il_senatore_vita_mario_montiL’Italia è un paese strano, ormai dovremmo saperlo, ma è sempre difficile non rimanere spiazzati. Con le dimissioni del governo Berlusconi, tanto agognate dalla sinistra dall’inizio della legislatura, in ogni altra democrazia che si rispetti il passo successivo sarebbe quello di andare alle elezioni per ridare voce al popolo. Popolo che dovrebbe essere sovrano (Costituzione: Art. 1 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.). Invece no. Sia a sinistra che a destra sembra prevalere la volontà di fare qualche cosa di diverso, governo tecnico, governo tecnico-politico, governo delle larghe intese, governo papocchio. Da tempo si fa il nome di Mario Monti, sconosciuto ai più, è diventato all’improvviso il “salvatore della patria”, nominato addirittura senatore a vita dal presidente Napolitano. Investitura che dovrebbe essere concessa, oltre che agli ex-presidenti della repubblica, a personalità che si siano contraddistinte nella vita della nazione per meriti particolari. Quali siano i meriti di Monti è un mistero.
Le domande sono tante e non hanno risposta. Perché un governo Monti? E soprattutto per fare cosa? Quale programma sarebbe attuato dal suo governo? E con quale maggioranza? Senza contare che difficilmente si potrebbe pensare ad un governo a scadenza breve, è certo che in caso di nomina andrebbe fino a fine legislatura per “gli interessi superiori”.
Le posizioni più lineari paiono quelle di Lega e IDV che vogliono le elezioni, perché un qualsiasi altro governo rispetto a quello Berlusconi sarebbe un ribaltamento della volontà popolare, meglio tornare agli elettori e lasciar decidere a loro.
Altro aspetto ma non ultimo è quello dell’appoggio internazionale che sembra avere Monti, sia Sarkozy che Obama sembrano caldeggiare un suo governo. Chiediamoci perché e se veramente l’Italia merita di essere governata dall’esterno (perché così sarebbe) ovverosia dall’Europa (cioè Francia e Germania) con lettere e direttive per difendere interessi che italiani non sono (le banche francesi e tedesche in crisi, etc.). In Spagna Zapatero si è dimesso ed andranno alle elezioni, nessuno urla al rischio di disastri spagnoli come avviene in Italia da certi ambienti: “non si può andare a votare perché sarebbe una catastrofe per l’Italia”. E’ una politica autoreferenziale, che invece di rimettersi alle decisioni degli elettori decide di fare un giro di poltrone (e di anni utili alla pensione), Monti salvatore della patria? Speriamo di non scoprirlo mai e di poter essere artefici del nostro destino nelle urne elettorali.
Andiamo al VOTO! Non truffateci ancora!
Alla prossima.

Noel Gallagher - Noel Gallagher's High Flying Byrds

Dopo Liam ed i suoi Beady Eye ecco la seconda metà (solo per motivi temporali) degli Oasis alle prese con il primo album solista "Noel Gallagher's High Flying Byrds" (dal titolo di un pezzo dell'album di debutto dei Jefferson Airplane), certamente una delle uscite discografiche più attese dell'ultimo periodo.
Finalmente si completa il cerchio, se i Beady Eye hanno conservato la parte più rock degli Oasis, Noel porta con se l'anima cantautorale, in grado di arrivare dritto all'anima degli ascoltatori con semplici (ma non banali) ballate melodiche accompagnate da chitarre ritmiche e batteria arricchite da arrangiamenti molto ricercati.

Il maggiore dei fratelli Gallagher sembra essere perfettamente a proprio agio nel nuovo ruolo di cantante solista, conoscevamo già la sua voce ma restava il dubbio della prova, e qui ha dimostrato di poter sostenere ottimamente un album oltre che musicalmente anche vocalmente.

L'album registrato tra Londra e Los Angeles è prodotto dallo stesso Noel e da Dave Sardy (già produttore degli ultimi due album degli Oasis) Il primo singolo è "The Death Of You And Me" in radio dal 25 luglio ed è stato definito da Noel stesso come "una canzone romantica, incentrata sulle persone che fuggono da ciò che li circonda e che in seguito vivono sempre felici". Il secondo singolo in uscita è "AKA... What A Life". Il brano che chiude il disco "Stop the Clocks" è un pezzo del 2001 mai pubblicato con gli Oasis ma già conosciuto dai fans della Band di Manchester.

Solo dieci le tracce dell'album:

  1. Everybody's On the Run
  2. Dream On
  3. If I had a Gun
  4. The Death Of You And Me
  5. (I Wanna Live in A Dream In My) Record Machine
  6. AKA... What A Life
  7. Soldier Boys And Jesus Freaks
  8. AKA... Broken Arrow
  9. (Stranded On) The Wrong Beach
  10. Stop The Clocks
I video:
The Death Of You And Me



If I had a Gun

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